giovedì 29 gennaio 2015

Lorenzo Damia e la passione per lo sci alpino

Lorenzo Damia, esperto odontoiatra italiano, quando non è impegnato nella gestione dei propri studi odontoiatrici o in convegni di settore, ama dedicare il proprio tempo libero a coltivare alcune passioni. Una delle principali è rappresentata dallo sci alpino, da lui praticata per oltre vent’anni a livello agonistico.

Lo sci alpino è sicuramente la disciplina più conosciuta tra quelle di montagna, e consiste nello scendere a valle lungo un pendio montano appositamente attrezzato con impianti di risalita e opportunamente trattato per consentire una discesa agevole e in totale sicurezza. Lo sci alpino moderno è articolato in quattro differenti discipline principali (discesa libera, slalom gigante, slalom speciale e supergigante) a cui nel tempo se ne sono unite molte altre, come ad esempio la discesa combinata e supercombinata, discese sprint, giganti paralleli e slalom paralleli. Tutte le discese effettuate dagli atleti sono cronometrate in appositi intervalli e prevedono il passaggio in apposite “porte”, pena l’esclusione dalla competizione. Le differenti tipologie si differenziano per la distanza tra queste porte che influiscono notevolmente sulla velocità della competizione.


Lo sci alpino può essere suddiviso anche in base al tipo di competizione a cui si partecipa. Esistono infatti campionati nazionali, disputati ogni anno all’interno del proprio paese di residenza, campionati mondiali, inizialmente tenuti ogni anni e in seguito portati a scadenza biennale dopo il termine del secondo conflitto mondiale, campionati olimpici, con formula identica a quella utilizzata per i mondiali, coppe del mondo, introdotte dal 1996 e articolate in stagioni composte da varie tappe suddivise in diverse località sciistiche. Nel 1976, in occasione dei primi giochi paralimpici invernali, venne introdotta anche la possibilità ad atleti con disabilità di partecipare a competizioni di sci alpino grazie all’utilizzo di apposite attrezzatture in grado di ottimizzare l’abilita funzionale degli atleti riducendone così le disabilità fisiche o visive (protesi, stabilizzatori, monosci, guide che accompagnano lungo la discesa…)

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