giovedì 30 aprile 2015

I consigli di Lorenzo Damia per sciare su neve ghiacciata

Quando si affrontano discese su piste che presentano un’alternanza di tratti soleggiati e zone d’ombra è necessario prestare particolare attenzione per la possibile presenza di superfici ghiacciate che potrebbero causare violente cadute e spiacevoli uscite di pista. 

Quando si scia su questo particolare tipo di piste è bene tenere a mente alcuni piccoli accorgimenti che permettono di concludere le discese limitando al minimo l’insorgere di complicazioni. Innanzitutto, se possibile, è meglio evitare o ridurre al massimo i cambi di direzione mantenendo una pressione costante e regolare sullo sci d’appoggio. Nel caso in cui però sia necessario affrontare una curva, possono essere utilizzate due differenti strategie: la prima viene definita “appoggio esplosivo” e richiede buone competenze tecniche, mentre la seconda è detta “appoggio regolare” e presenta una maggiore facilità di esecuzione.

Per effettuare un appoggio esplosivo è fondamentale dosare al meglio l’appoggio e la presa di spigolo a seconda delle condizioni della neve, marcando fortemente l’appoggio nella prima fase della curva: l’angolo di presa di spigolo deve essere calibrato a sufficienza per garantire un solido aggancio sulla neve, ma non troppo grande per non causare fenomeni di derapata. Infatti un appoggio molto marcato assicura un maggior aggancio degli sci al terreno ma, nel caso di una derapata, provocherebbe maggiore squilibrio e conseguenti cadute. Nell’intraprendere un appoggio regolare invece vengono limitati al massimo gli spostamenti dell’appoggio, in modo da non consentire una perdita dello sci, anticipando e controllando la fase di derapata: in questo modo la guida degli sci risulta maggiormente moderata e la fase di alleggerimento/appoggio ridotta.


In ogni caso quando si deve affrontare questo tipo di piste è bene far affilare al meglio gli spigoli degli sci ed utilizzare una postura molto piegata, mantenendo il busto dritto, per garantire un equilibrio più stabile e una miglior presa degli sci sulla neve. Nel corso della discesa mantenere gli sci non troppo distanti tra loro e, nel caso in cui quello a valle scivoli via, trasferire immediatamente l’intero appoggio su quello a monte per poter recuperare l’equilibrio. 

martedì 7 aprile 2015

Lorenzo Damia e la tecnica del dietro front da fermo

Così come lo spazzaneve, la tecnica del dietro front da fermo viene solitamente trascurata dalla maggior parte degli sciatori, anche se è in grado di rappresentare un valido aiuto nell’affrontare le curve più difficili. In particolare è indicata per gli sciatori principianti, i quali possono utilizzarla per effettuare inversioni su forti pendenze e su nevi particolarmente difficili, consentendo inoltre di effettuare anche i passaggi più difficili. Invece per gli sciatori in possesso di una maggiore esperienza è consigliato il suo utilizzo nel corso dei fuoripista, quando i rilievi si dimostrano particolarmente accidentati da non permettere la curvatura classica o il salto.


L’obiettivo principale della tecnica del dietro front da fermo consiste nel posizionare gli sci durante l’arresto verso la direzione opposta. Nel momento dell’arresto, quando gli sci risultano in posizione perpendicolare e il busto e rivolto verso la pendenza, è necessario sistemare con decisione il bastone rivolto a monte al fianco della spatola (la parte anteriore dello sci) dello sci corrispondente, mentre il bastone a valle al fianco del tallone dell’altro sci. Un volta sollevato lo sci a valle è necessario invertire, con una rotazione della gamba, la direzione dello sci, ponendo la spatola al posto del tallone e continuando a mantenere gli sci in posizione parallela. Dopo aver spostato l’appoggio sui bastoni è infine possibile girare lo sci a monte su quello a valle, riportandoli perfettamente in parallelo ma in posizioni opposte rispetto che in precedenza, consentendo l’inversione della rotta.